È tradizione far risalire l’origine di Saludecio a l’imperatore romano Traiano Decio, che avrebbe trovato scampo sulle colline, edificando la propria abitazione. Di qui ” salus Decii ” o ” saltus Decii “. Altra ipotesi ottocentesca è quella di considerare Saludecio nome derivato dal Santo titolare della vecchia Pieve: San Laodicio, che in volgare compare come Sanlodeccio in una novella del ” Decameron “.
La cinta muraria bastionata, che si sviluppa intorno al paese, definisce il nucleo storico medievale: in gran parte restaurata, presenta bastioni difensivi di diversa tipologia, ascrivibile a differenti periodi.
Porta Marina, rivolta verso il mare Adriatico, rappresenta l’accesso principale al paese e si caratterizza per lo Stemma comunale affisso sull’arco di ingresso: entrando, sulla destra, si può ammirare la lapide in arenaria che Publio Francesco Modesti, rinomato letterato umanista, dedicò alle origini di Saludecio; porta Montanara invece è rivolta verso i rilievi appenninici e rappresenta la seconda porta d’accesso al borgo.